PLEF con diversi protagonisti del Green Retail Forum ha costituito il Green Retail Evolution Network - GREN, 50 operatori tra industria, distribuzione, servizi ed esperti del largo consumo impegnati nell’evoluzione verso la sostenibilità. I suoi membri, l'11 ottobre 2021 hanno incontrato il Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile Edo Ronchi.

Nello specifico, Ronchi, con l’autorevolezza di una vita dedicata allo sviluppo rispettoso dell’ambiente e del sociale, è stato invitato da PLEF per parlare del suo ultimo libro “LE SFIDE DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA”, che affronta in profondità i temi della lotta al cambiamento climatico, della rivoluzione energetica, della circolarità dei processi economici, della gestione dei rifiuti e della trasformazione green delle città.

Tutto è collegato, ma la sua opinione è che bisogna dare delle priorità e la sua ricetta è lavorare per un mondo decarbonizzato e circolare. La dimensione dei rischi è tale che la paura di non farcela deve spingerci a voler vincere questa battaglia. Opinioni chiare come quella che ha portato la Corte costituzionale tedesca a rigettare il piano energetico della Germania perché programmava impegni dal 2030 al 2050 doppi di quelli in essere oggi fino al 2030, scaricando sulle future generazioni un onere di gran lunga superiore; opinioni chiare inoltre come quelle di abolire entro il 2030 i sussidi dannosi all’ambiente, pari a circa 19 miliardi di euro all’anno, che l’Italia ancora versa a favore dei combustibili fossili; opinioni chiare anche sul ritardo dell'Italia, che deve ancora aggiornare il proprio piano energia e clima e che, secondo studi recenti della Fondazione Mattei e di The European House Ambrosetti, ci dà in ritardo di 24 anni rispetto all’obiettivo UE del 2050.

"Siamo forti nel riciclo ma dobbiamo avere più impianti - ha affermato Edo Ronchi - cresciamo nelle rinnovabili ma dobbiamo fare più efficienza e consumare di meno; non dobbiamo dissipare, non possiamo fare decarbonizzazione continuando col modello lineare di produzione, ma dobbiamo passare al modello circolare e per il largo consumo questo è vitale: allungare la vita dei prodotti, cessare l’usa e getta, valorizzare la materia prima seconda del riciclabile, cambiare la mobilità portando questa sfida nei territori, promuovere l’agricoltura rigenerante e guardare ai costi-benefici della comunità e non del singolo. Occorre inoltre adottare compensazioni fiscali contro Paesi non allineati, rigettando la politica dei prezzi bassi. Tutto nuovo vuol dire che molte cose spariscono - ha concluso - ma altrettante ne nascono. La sfida della conversione sta in questo: non è un passeggiata ma una corsa salutare".